Bonus mobili 2024: la guida definitiva

Il bonus mobili è stato confermato anche per il 2024, ma probabilmente sarà l’ultimo anno in cui sarà possibile usufruire di questa detrazione.

La Legge di Bilancio ha infatti approvato il bonus mobili e grandi elettrodomestici per gli immobili oggetto di ristrutturazione fino al 2024.

L’unica differenza significativa rispetto all’anno precedente risiede nel tetto massimo di spesa detraibile, che passa da 8.000 euro del 2023 a 5.000 euro per il 2024.

BONUS MOBILI 2024: QUANDO SI PUO’ AVERE

Le condizioni per accedere al bonus mobili 2024 rimangono le medesime degli anni passati.

Per avere l’agevolazione è indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia, sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.

La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche) e spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio.

Per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.

Altra condizione indispensabile è che l’avvio dei lavori avvenga non prima del 1° Gennaio dell’anno precedente, quindi per acquisti effettuati nel 2024 i lavori devono essere iniziati successivamente al 1° Gennaio 2023.

La data di avvio dei lavori può essere dimostrata, per esempio, da eventuali abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’Asl, se è obbligatoria. Per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

BONUS MOBILI 2024: GLI INTERVENTI EDILIZI NECESSARI PER AVERE LA DETRAZIONE

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus;
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

ESEMPI DI LAVORI SU SINGOLI APPARTAMENTI O PARTI CONDOMINIALI CHE DANNO DIRITTO AL BONUS

Manutenzione straordinaria

  • installazione di ascensori e scale di sicurezza
  • realizzazione dei servizi igienici
  • sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso
  • rifacimento di scale e rampe
  • realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate
  • costruzione di scale interne
  • sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare

Rientrano nella manutenzione straordinaria:

  • gli interventi finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, ad esempio:

− l’installazione di una stufa a pellet o di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili

− l’installazione o l’integrazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore

  • la sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento.

Ristrutturazione edilizia

  • modifica della facciata
  • realizzazione di una mansarda o di un balcone
  • trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda
  • apertura di nuove porte e finestre
  • costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti

Restauro e risanamento conservativo

  • adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti
  • ripristino dell’aspetto storico-architettonico di un edificio

BONUS MOBILI 2024: L’IMPORTO DETRAIBILE

Il plafond a disposizione nel 2023 era di 8.000 euro , nel 2024 scende a 5.000 euro (con una detrazione dunque massima di 2.500 euro).

La detrazione è ripartita in 10 quote annuali di pari importo, pertanto la quota detraibile in dichiarazione dei redditi sarà fissata in rate di €250 per 10 anni consecutivi.

Tutti gli importi si intendono IVA inclusa ed è possibile portare in detrazione anche le spese per il trasporto e il montaggio dei mobili acquistati.

Se i lavori di ristrutturazione vengono effettuati nell’anno precedente a quello dell’acquisto di mobili ed elettrodomestici, o sono iniziati nell’anno precedente a quello dell’acquisto e sono poi proseguiti nell’anno dell’acquisto, il limite di spesa è considerato al netto delle spese sostenute nell’anno precedente per le quali si è fruito della detrazione.

La detrazione spetta indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione.

Il limite di €5.000 è riferito alla singola unità immobiliare comprensiva di pertinenze, o alla parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione: pertanto, in caso di lavori su più unità immobiliari, si avrà diritto a più bonus.

BONUS MOBILI 2024: MODALITA’ DI PAGAMENTO

Per avere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

Se il pagamento è disposto con bonifico, NON è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.

La detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento. In questo caso, l’anno di sostenimento della spesa sarà quello di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria.

Stesse modalità devono essere osservate per il pagamento delle spese di trasporto e montaggio dei beni.

BONUS MOBILI 2024: I DOCUMENTI DA CONSERVARE

Al momento della dichiarazione dei redditi, occorrerà allegare e conservare la ricevuta del bonifico bancario oppure gli scontrini fiscali in caso di pagamento con carte, oltre alle fatture di acquisto dei mobili ed elettrodomestici.

Trattandosi di un bonus che scatta soltanto in caso di interventi di tipo straordinario ed opere di rifacimento di edifici,  è obbligatorio inoltre essere in possesso di:

  • dichiarazione di ristrutturazione, ovvero la comunicazione fatta al Comune in cui è situato l’immobile oppure;
  • titolo abilitativo comunale che attesta la data di inizio lavori.

Nel caso in cui il Comune non prevede il rilascio di un titolo abilitativo, sarà sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.

Inoltre, è buona norma conservare tale documentazione: sono infatti possibili controlli successivi da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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